venerdì 9 gennaio 2015

Non possiamo sentirci tutti francesi, se non ci sentiamo anche tutti nigeriani

In queste ore il mondo intero è scosso per quanto accaduto in Francia, alla redazione del giornale satirico Charlie Hebdo, eppure scorre anche altro sangue, stavolta in Nigeria, a 4000 km di distanza dalla capitale francese. 
Questa mattina i miliziani di Boko Haram, durante un'offensiva, hanno raso al suolo la città di Barqa e alcuni villaggi vicini procurando più di 2000 morti.

Quanto accaduto in Francia sembra aver scosso le anime di molti che fino a qualche anno fa nemmeno erano a favore della libertà di stampa, tante sono state le manifestazioni e gli attestati di solidarietà ai francesi. Tutto giusto però non capisco perché debbano ancora esistere dei morti di Serie A e dei morti di Serie B, non capisco perché 2000 morti non possano fare notizia solo perché sono più lontani da noi, non capisco perché i media non diano importanza a una strage di persone pari alle vittime dei bombardamenti israeliani sulla Striscia di Gaza quest'estate e poco meno delle vittime dell'undici settembre 2001. Non capisco perché il mondo intero non s'indigni come giustamente ha fatto per quanto accaduto a Parigi.

Allora voglio lanciare un mio appello: se siamo davvero democratici, se riteniamo di avere dei valori, se pensiamo di avere dei sani principi di uguaglianza e libertà, ce la sentiamo di gridare forte che oltre a essere tutti francesi siamo anche tutti nigeriani!?

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