giovedì 21 settembre 2017

Come durante il fascismo: a Borgosatollo è vietato il dissenso

Vietato dissentire a BorgosatolloÈ successo ancora, e con quest'ultimo episodio siamo arrivati a sei!! A cosa mi riferisco? Mi riferisco ai manifesti, volantini e articoli che sono stati fatti sparire, da non si sa chi. Per l'esattezza si tratta di un articolo (vicenda multa slot-machine al Bar Infinity) strappato e affisso cinque volte sulla bacheca comunale destinata alle opposizioni consiliari e in ultimo un manifesto sul piedistallo del MontichiariWeek posto fuori dall'edicola in piazza.

Forse sarà solo un caso, ma sia l'articolo sia il manifesto (come si vede dalla foto) riportavano notizie poco gradite all'Amministrazione comunale tanto da spingere alcuni individui a chiedere la rimozione dell'articolo sul Bar Infinity dalla bacheca, pubblica, delle opposizioni perché l'articolo non era inerente all'attività consiliare.

E ora ecco un altro episodio a dimostrazione, per quanto mi riguarda, che il caso non esiste. Ripeto di non conoscere l'entità dello "strappatore seriale" ma di sicuro deve avere un debole per l'attuale Amministrazione. Il manifesto strappato dal treppiede del settimanale MontichiariWeek riprendeva un articolo pubblicato sull'edizione del 15 settembre che raccontava il dibattito sulla gestione idrica organizzato qualche giorno prima dalla lista Sinistra Per Borgosatollo. Un dibattito al quale l'Amministrazione era stata invitata ma che ha preferito sedersi tra il pubblico anziché al tavolo con i relatori.

A Borgosatollo è vietato il dissensoProbabilmente all'amico "strappature seriale" avrà voluto occultare la notizia, peccato per lui che proprio quell'edizione sia stata tra le più vendute. Senza dimenticare il mio blog sul quale ho riportato l'articolo in questione (lo potete leggere qui) e che ha ricevuto, a oggi, più di 400 clic.


A Borgosatollo non esistono voci critiche, a eccezione di Sinistra Per Borgosatollo, e pare che qualcuno faccia in modo che anche le poche voci fuori dal coro non trovino spazio nel dibattito comunale. La cosa non spaventa anzi, ci spinge a fare ancora di più perché significa come lista Sinistra Per Borgosatollo non stiamo raccontando falsità ma notizie scomode e impopolari per chi preferisce un'opinione pubblica anestetizzata perché non informata e resa partecipe.

venerdì 15 settembre 2017

Acqua pubblica, ma la sedia per il sindaco rimane vuota

Acqua Pubblica a Borgosatollo. Andrea Grasso: «Andiamo al referendum»
dal MontichiariWeek
di venerdì 15 settembre 2017 (pag. 27)

Articolo di Alessia Gessa

DIBATTITO In vista del Consiglio comunale del 29 settembre, il gruppo «Sinistra Per Borgosatollo» ha organizzato un confronto pubblico, ma Marniga ha deciso di sedersi tra il pubblico

«Una scelta assolutamente legittima ma dal nostro punto di vista anche molto indicativa che ha marcato da subito le distanze di vedute e opinioni»

Continua senza sosta il dibattito che vede protagonista lacqua, contesa tra chi propende per un sistema di gestione misto tra pubblico e privato e chi preme per non snaturare la sua natura di bene pubblico essenziale. Il Comitato «Brescia Acqua Bene Comune» da sempre fermamente contrario allipotesi di consentire lingresso di soggetti privati nella compagine societaria dellazienda «Acque Bresciane Srl» alla quale è stata affidata la gestione per i prossimi trentanni del servizio idrico integrato della Provincia. Per questo il comitato si è fatto promotore dell'indizione di un referendum consultivo nellintera provincia di Brescia, per far decidere alla popolazione il futuro della gestione dellacqua. In base al vigente Regolamento provinciale dei Referendum sarebbe sufficiente che la proposta di delibera trovi il favore di 25 Consigli comunali di Comuni la cui popolazione complessivamente rappresenti almeno il 3% del corpo elettorale residente nella nostra provincia. 

In vista del Consiglio comunale del 29 settembre, il gruppo Sinistra Per Borgosatollo ha organizzato un dibattito pubblico tenutosi mercoledì 13 settembre con lo scopo di affrontare la questione. Al tavolo è stata invitata anche lAmministrazione comunale, che ha presenziato nella persona del sindaco Giacomo Marniga. Una partecipazione apprezzata dagli organizzatori ma comunque «distante» a detta degli stessi, «dal momento che la sedia accanto ai relatori Mariano Mazzacani (referente della proposta referendaria) e Marco Apostoli (Consigliere Comunale) è rimasta vuota». «I membri dellAmministrazione, che ringrazio per aver partecipato ha commentato Andrea Grasso di Sinistra Per Borgosatollo , hanno preferito sedersi tra il pubblico. Una scelta assolutamente legittima ma dal nostro punto di vista anche molto indicativa che ha marcato da subito le distanze di vedute e opinioni». Il dibattito è stato aperto da Mazzacani il quale ha fatto una cronistoria della gestione idrica spiegando come si è arrivati al referendum mentre Apostoli ha elaborato un contenuto di taglio prettamente politico spiegando, dal suo punto di vista, condiviso dal gruppo «Sinistra Per Borgosatollo», le ragioni alla base della scelta di un sistema misto pubblico/privato. A nome dellAmministrazione è poi intervenuto il primo cittadino, sostenendo che il controllo pubblico non sarebbe in pericolo perché il privato che parteciperà alla gestione idrica dovrà rispettare delle regole precise e sarà controllato dagli amministratori pubblici. Una convinzione, però, che non trova daccordo Mazzacani e Apostoli secondo i quali un comitato di controllo, o patto di sindacato come chiamato da Marniga, a livello giuridico non è contemplato allinterno di una società di diritto privato come una Srl (Società responsabilità limitata). 

Il resto dell'articolo sull'ultima edizione del MontichiariWeek.

mercoledì 13 settembre 2017

AAA Amministrazione comunale di Borgosatollo cercasi

amministrazione comunale di Borgosatollo non risponde
Come Sinistra Per Borgosatollo riteniamo che il tema della gestione idrica sia molto importante ed è per questo che fin dalla nascita del gruppo ci siamo battuti affinché la gestione dell'acqua restasse pubblica. Però non pubblica al 51% come prevede lo statuto di "Acque Bresciane Srl", ma pubblica al 100% senza alcuna partecipazione di privati. Il punto è semplice: un privato agirà sempre con l'obiettivo di ottenere profitto poiché ha interessi diversi rispetto al pubblico. Un privato che fa un investimento, anche minimo, vorrà sicuramente ottenere un profitto. Ma nel caso della gestione idrica, il profitto che ne ricaverà il privato ricadrà sulle spalle dei cittadini.

Un argomento complicato e impossibile da affrontare tramite internet così abbiamo pensato che un dibattito pubblico fosse il modo migliore per discuterne. Come Sinistra Per Borgosatollo abbiamo quindi invitato tre ospiti per discutere il tema: Marco Apostoli (Consigliere provinciale), Mariano Mazzacani (Referente della proposta referendaria) e il Sindaco di Borgosatollo o, in caso d’impossibilità, un membro della Giunta. A oggi, però, l'unica nota stonata, anzi silenziosa, è da parte dell'Amministrazione comunale che nonostante l'invito ufficiale, per di più protocollato, non ha dato alcuna risposta.


Se è vero che il silenzio vale più di mille parole, lasciamo a voi cittadini ogni giudizio.

martedì 12 settembre 2017

L'acqua pubblica è ancora in pericolo? Vi aspettiamo Mercoledì 13 settembre alle 20:45 all'incontro pubblico

«L’acqua è un bene comune? Cos’è cambiato dal referendum del 2011 che sancì l’acqua come bene pubblico?» Queste sono due domande che ci siamo posti come gruppo politico Sinistra Per Borgosatollo, nato a settembre 2016, giusto un anno fa, proprio in occasione della raccolta firme a sostegno della proposta di referendum provinciale sull’acqua pubblica. Raccogliere nuovamente le firme a difesa dell’acqua pubblica non è stato semplice e a distanza di sei anni, ma soprattutto dopo un referendum al quale hanno partecipato milioni di cittadini, spiegare perché l’acqua pubblica è ancora in pericolo è stato complicato, ma a Borgosatollo abbiamo trovato molte persone attente e sensibili al tema. Non è un caso, infatti, che siano state raccolte una cinquantina di firme in una sola mattinata di raccolta.
Entro il 30 settembre i Comuni potranno deliberare a favore o contro la possibilità di far tornare alle urne i cittadini della provincia di Brescia e far sì che siano loro a esprimersi, ancora una volta, sulla gestione dell’acqua pubblica. Lo Sblocca Italia voluto da Renzi ha dato la possibilità di gestire ciò che è pubblico come fosse privato e una delle prime azioni avviate da molti Comuni ha riguardato proprio l’acqua. In Provincia di Brescia si vuole istituire "Acqua Bresciane Srl", una società mista pubblico/privato per la gestione del servizio idrico. È vero che il privato non avrà la maggioranza delle quote, ma deterrà comunque il 49% contro il 51% pubblico che però dovrà essere diviso tra i 200 comuni bresciani. È perciò facile intuire chi avrà maggiore forza contrattuale. Inoltre, mi chiedo come non si possa capire che un privato, quando investe vuole far fruttare il suo capitale. E in questo caso le rendite del privato saranno a carico di chi? La risposta mi sembra ovvia: dei cittadini.

Per affrontare questo tema, come gruppo Sinistra Per Borgosatollo abbiamo invitato ufficialmente il Sindaco Marniga, o in caso d’impossibilità un membro della Giunta, a un dibattito pubblico che si terrà mercoledì 13 settembre alle 20:45. Un incontro per informare i cittadini durante il quale interverranno come relatori anche Mariano Mazzacani, referente della proposta referendaria, e Marco Apostoli, Consigliere provinciale di minoranza.

Di pari passo, invece, sta lavorando il Consigliere comunale Giulio Arrighini che presenterà la mozione e la proposta di delibera concernente il quesito referendario affinché il Consiglio comunale di Borgosatollo possa esprimersi sul tema della gestione del servizio idrico.

giovedì 7 settembre 2017

Diario dal campo di volontariato presso il bene confiscato “Libera Masseria”: giorno 3

Il campo di volontariato antimafioso prosegue e la mattinata del terzo giorno è dedicata al completamento dei lavori di abbellimento del bene confiscato "Libera Masseria". Ultime quattro piastrelle da posizionare, qualche colata per le fughe e per finire scopa, paletta e acqua per pulire tutto.

Il pomeriggio nuovo momento di formazione con Luciano Silvestri della Cgil nazionale, Gian Antonio Girelli, Presidente della Commissione Speciale Antimafia della Lombardia, e Fabio Roia, Presidente Misure di Prevenzione Tribunale di Milano. 

Un pomeriggio di alta formazione grazie alla bravura ed esperienza dei relatori, ma soprattutto grazie alla semplicità delle parole usate dal Presidente Fabio Roia che ha saputo spiegare benissimo un tema molto complicato come la misura di prevenzione. 

La sera, a conclusione della serata, il momento sicuramente più importante della settimana: la presenza di una testimone di giustizia che ha raccontato la sua storia e le sue vicende che l'hanno portata a denunciare e lottare per una società più giusta.


A domani per il diario di giorno 4.

mercoledì 6 settembre 2017

Diario dal campo di volontariato presso il bene confiscato “Libera Masseria”: giorno 2

libera-liberamasseria-masseria-antimafia-ndrangheta-valle
Dopo la prima giornata di lunedì, dedicata alla conoscenza reciproca fra tutti i partecipanti e all’approfondimento del significato del termine “mafia”, martedì i lavori sono entrati nel vivo.

Giusto il tempo di un caffè e poi una breve riunione per dividerci i compiti e i lavori da fare per migliorare e abbellire l'ex fortino confiscato alla famiglia Valle. In pochi giorni di lavoro era impossibile progettare lavori di lunga durata, così come gruppo di volontari ci siamo dedicati a opere di giardinaggio, lavori artistici, pulizie e anche a piccoli lavoretti di muratura e piastrellamento.

Lavoro da fare ce n’era, c’è e ce ne sarà per tutti quelli che volessero partecipare al percorso di riappropriazione di un bene tornato pubblico ma che fino a qualche anno fa era il quartier generale di un potente capo di ‘ndrangheta, ottenuto grazie a ricavi illeciti.

Nel pomeriggio, dopo l’ottimo pranzo cucinato dai volontari della “Libera Masseria”, abbiamo svolto un paio d’ore di formazione: prima con una video-intervista a Emanuele Macaluso, ex parlamentare del Partito Comunista Italiano, il quale ha raccontato l’occupazione delle terre che, di fatto, ha dato inizio al movimento antimafia.

All termine dell’intervista a Macaluso è intervenuto Roberto Iovino, membro della FLAI Cgil nazionale, che ha evidenziato le similitudini tra il fenomeno del caporalato e il significato delle lotte contadine raccontate da Macaluso. Lotte che portarono all’occupazione delle terre anche a sostegno del Decreto Gullo che prevedeva l’assegnazione dei terreni incolti o mal coltivati ai contadini.
Nel dopoguerra i terreni agricoli erano fondamentali per la mafia perché possedere i terreni significava detenere il potere e concedere il lavoro.

A conclusione della serata una bella cena in compagnia a Rescaldina, sempre in provincia di Milano dove la mafia non esiste, presso il ristorante La Tela confiscato anch’esso alla mafia.


A domani per il diario di giorno 3.