martedì 28 maggio 2013

La strage fascista e terrorista di Piazza della Loggia


39 anni fa, il 28 maggio 1974, durante una manifestazione contro il terrorismo neofascista, fu fatto esplodere un ordigno che provocò la morte di 8 persone e un centinaio di feriti.
A loro va il mio pensiero. 

Giulietta Banzi Bazoli (34 anni – insegnante); Livia Bottardi Milani (32 anni – insegnante); Euplo Natali (69 anni – pensionato); Luigi Pinto (25 anni – insegnante); Bartolomeo Talenti (56 anni – operaio); Alberto Trebeschi (37 anni – insegnante) ; Clementina Calzari Trebeschi (31 anni – insegnante) e Vittorio Zambarda (60 anni – operaio)

giovedì 23 maggio 2013

Arrivederci Don Andrea...


Prete degli ultimi e dei bisognosi, prete di frontiera, "prete da marciapiede" (come ti piaceva definirti), difensore dei diritti di tutte le donne e tutti gli uomini, partigiano, compagno di idee e valori. Arrivederci Don Andrea...

Una mattina mi son svegliato 

O bella ciao, bella ciao, bella ciao ciao ciao 

una mattina mi son svegliato 

e ho trovato l'invasor. 



O partigiano portami via 

O bella ciao, bella ciao, bella ciao ciao ciao 

o partigiano portami via 

che mi sento di morir. 



E se io muoio da partigiano 

O bella ciao, bella ciao, bella ciao ciao ciao 

e se io muoio da partigiano 

tu mi devi seppellir 



Seppellire lassù in montagna 

O bella ciao, bella ciao, bella ciao ciao ciao 

Seppellire lassù in montagna 

sotto l'ombra di un bel fior 



E le genti che passeranno 

O bella ciao, bella ciao, bella ciao ciao ciao 

e le genti che passeranno 

mi diranno che bel fior 



Questo è il fiore del partigiano 

O bella ciao, bella ciao, bella ciao ciao ciao 

questo è il fiore del partigiano 

morto per la libertà



mercoledì 15 maggio 2013

Giovedì 16 maggio al CFP "Giuseppe Zanardelli" di Verolanuova

Scritto per la 

Domani mattina, alle 11, saremo al Centro Formativo Provinciale "Giuseppe Zanardelli" di Verolanuova a mostrare agli studenti il video-documentario “Sei sicuro? La piovra a Brescia”, riguardante le infiltrazioni della criminalità organizzata nella nostra Provincia realizzato in collaborazione con la lista di rappresentanza universitaria Studenti Per-UDU Brescia grazie al contributo dei bandi per le attività culturali degli studenti messo a disposizione dall’Università degli Studi di Brescia.

giovedì 9 maggio 2013

Peppino è vivo e lotta insieme a noi


Nella notte tra l'8 e il 9 maggio 1978 veniva assassinato  da Cosa Nostra Peppino Impastato. Il suo assassinio venne inscenato come un atto suicida ma con gli anni si è giunti alla verità sulla su morte. Il 5 maggio 2011, infatti, la Corte d'assise ha riconosciuto Vito Palazzolo colpevole dell'omicidio di Peppino e lo ha condannato a trent'anni di reclusione. L'11 aprile 2002 Gaetano Badalamenti è stato riconosciuto come il mandante dell'esecuzione ed è stato condannato all'ergastolo.
Di seguito alcune bellissime parole di Peppino Impastato, perchè ancora oggi ha molto da insegnare ad ognuno di noi.

"Se si insegnasse la bellezza alla gente, la si fornirebbe di un’arma contro la rassegnazione, la paura e l’omertà. All’esistenza di orrendi palazzi sorti all’improvviso, con tutto il loro squallore, da operazioni speculative, ci si abitua con pronta facilità, si mettono le tendine alle finestre, le piante sul davanzale, e presto ci si dimentica di come erano quei luoghi prima, ed ogni cosa, per il solo fatto che è così, pare dover essere così da sempre e per sempre. È per questo che bisognerebbe educare la gente alla bellezza: perché in uomini e donne non si insinui più l’abitudine e la rassegnazione ma rimangano sempre vivi la curiosità e lo stupore". 
Peppino Impastato

mercoledì 1 maggio 2013

Buon 1° maggio a tutte e a tutti


La prima parte dell'articolo 1 della Costituzione della Repubblica Italiana recita così: "L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro".
Proprio così, il lavoro è stato inserito al primo posto nella Carta Costituzionale. 
Però, purtroppo, in questi ultimi anni non sempre il lavoro è stato considerato un tema importante. Credo, invece, che dovrebbe essere il contrario. Il lavoro dà dignità all'uomo, gli permette di essere libero e non schiavo, il lavoro fa vivere.
Molte persone hanno la fortuna di avere un posto di lavoro, forse non quello che sognavano da piccoli ma pur sempre un lavoro che gli permette di vivere più o meno dignitosamente. 
Altre persone invece non possono avere questa fortuna e si trovano in una situazione davvero complicata. C'è chi è costantemente precario, chi lascia il proprio paese e la propria terra in cerca un'opportunità, chi ha perso il lavoro e chi lo difende con i denti, spesso compiendo anche gesti forti e disperati. Per esempio, il gruppo di operai sardi ex Rockwool di Iglesias (fabbrica di lana di roccia) che il 21 dicembre scorso si erano murati all'interno della miniera; gli operai della Carbosulcis scesi a 400 metri di profondità in segno di protesta; gli operai dell'Alcoa di Portovesme, sempre in Sardegna che sono saliti su un silo dello stabilimento a 70 metri d'altezza; gli ex lavoratori dei treni notti di Milano che per più di 100 giorni hanno protestato contro il taglio dei treni notti salendo sulla Torre Faro del Binario 21, presso la Stazione Centrale di Milano; i lavoratori dell'Ilva di Taranto costretti a scegliere se preferire il lavoro o la salute; gli operai della Mac Iveco di Brescia che da mesi presidiano lo stabilimento per trovare una soluzione alla non chiusura del sito bresciano, o come tante altre lavoratrice e lavoratori che purtroppo vivono situazioni simili.
Oggi è 1 maggio 2013 e il mio personalissimo pensiero va a tutte le lavoratrici e a tutti i lavoratori ma soprattutto va ai precari di tutte le età, a chi un lavoro non ce l'ha, a chi l'ha perso da poco, a chi lo sta difendendo e a chi lo difenderà.

Qui lo Statuto dei lavoratori, in ricordo di chi ha dato la propria vita per ottenere quei diritti e anche perchè leggerlo e conoscerlo, di certo non può far male.

Buon 1° maggio!!