lunedì 21 dicembre 2015

La sfida

Una mia lettera, relativa al gioco d'azzardo e alle slot machine con alcuni dati sull'utilizzo nel Comune di Borgosatollo, inviata al Direttore del Giornale di Brescia e pubblicata domenica 20 dicembre nella sezione "Lettere al Direttore" dello stesso giornale.


sabato 19 dicembre 2015

L'uso improprio delle "tradizioni" per becera propaganda elettorale

I Comuni di Pontoglio, in Provincia di Brescia, e Pessina Cremonese, in Provincia di Cremona, distano non più di 80 km l'uno dall'altro, ma l'aria di benvenuto è molto diversa. La Giunta del Comune bresciano, guidato dal Sindaco Alessandro Giuseppe Seghezzi (PDL-UDC), ha deciso di accogliere i visitatori, o semplici, viaggianti, con un insolito cartello all'ingresso del Comune che recita testualmente: "Paese a cultura Occidentale e di profonda tradizione Cristiana. Chi non intende rispettare la cultura e le tradizioni locali è invitato ad andarsene". Non di certo un messaggio caloroso che nulla ha a che fare con l'accoglienza predicata nella Bibbia e sicuramente anche molto differente dalla frase posta all'ingresso del Comune di Pessina Cremonese: "Comune libero da pregiudizi razziali...", decisamente più invitante. 
C'è da aggiungere che il Comune di Pontoglio andrà al voto proprio nel 2016, quindi più che un senso di appartenenza ad una specifica cultura mi sembra una trovata pubblicitaria per preparasi alla prossima tornata elettorale, per marcare la propria area politica di appartenenza e trasmettere ai cittadini il pensiero dell'amministrazione nei confronti degli immigrati e di chi crede in un'altra religione.

Ci sarebbe poi da chiedersi quali criteri abbia utilizzato la Giunta Pontogliese per stabilire che la cultura e la tradizione del Comune sono occidentali e cristiane. Lo dice forse la Costituzione Italiana o qualche altro testo istituzionale? Lo Statuto Albertino che definiva la religione cattolica come "la sola religione di Stato" è stato ormai superato dagli articoli 7 e 8 della Costituzione, i quali disciplinano i rapporti tra Stato e confessioni religiose sulla base di due principi: il principio della distinzione degli ordini e il principio della bilateralità.
Quindi, non è assolutamente fuori luogo affermare che l'affissione di tale cartello da parte della Giunta comunale sia un atto anticostituzionale e per tale ragione debba essere rimosso.

Le tradizioni e la fede, poco hanno a che fare con la politica e forse, se davvero si volesse trasmettere un messaggio di civiltà, basterebbe limitarsi ad accettare le altre persone senza distinzione alcuna.

lunedì 14 dicembre 2015

Gioco d’azzardo e slot machine: una sfida da vincere con la cultura

Il gioco d’azzardo e l’utilizzo sfrenato delle slot machine sono sempre più presenti nella vita degli italiani. Complice anche la crisi, il fenomeno non tende a diminuire, anzi, aumenta sempre di più tanto che nel 2013 la ludopatia, o gioco d’azzardo patologico, è stata inquadrata nella categoria delle cosiddette "dipendenze comportamentali" all’interno del “Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali”.
Nonostante ciò, il mercato del gioco d’azzardo sembra non arrestarsi, ma soprattutto non ci sono prese di posizione nette da parte del Governo. In Parlamento, per esempio, sarebbero stati presentati degli emendamenti che prevedono che una parte degli incassi delle slot sia destinata agli enti locali in misura proporzionale al numero dei punti di raccolta del gioco presenti sul loro territorio.
Sebbene la ludopatia sia ormai riconosciuta come malattia, a livello nazionale mancano azioni concrete e importanti per contrastare il fenomeno, lasciando agli enti locali l’arduo compito di arginare il problema.

Soltanto nel Comune di Borgosatollo, secondo quanto riportano i dati del servizio statistico del Comune di Brescia riguardanti il gioco d’azzardo, nel 2012 sono stati raccolti dalle slot 4,5 milioni di euro che diviso per la popolazione fa una raccolta pro-capite di quasi 500€, pari alla pressione tributaria dello stesso anno. I dati già gravi lo diventano ancor di più se paragonati ad altri Comuni bresciani con un maggior numero di abitanti, ma un con un ricavo dalle slot minore.
La notizia che il Comune di Borgosatollo è capofila e vincitore con altri Paesi di un bando proprio per combattere il gioco d’azzardo è positiva, ma servirà lavorare intensamente, anche oltre la durata del bando che scadrà nell’agosto del 2016, per disincentivare la diffusione e l’utilizzo delle slot machine. Il primo passo sarà applicare una normativa regionale che prevede un’esenzione parziale dell’IRAP per gli esercenti che non hanno slot e un aggravamento per chi le possiede. Il secondo passo, ma non per questo meno importante, sarà creare e diffondere una cultura diversa già dalle prime classi delle elementari per insegnargli che esistono valori più importanti del denaro. I bambini ascoltano e imparano molto, per questo nel loro percorso di crescita scolastica, civica e umana, occorrerà organizzare un piano educativo che li accompagni durante tutto il percorso scolastico.

La strada è sicuramente in salita e difficile ma occorre che in primis i Comuni si adoperino rinunciando a incassi facili pur di salvaguardare la salute dei propri concittadini.  

martedì 1 dicembre 2015

Rosa Parks, "La mamma del movimento dei diritti civili"

Sono passati sessant'anni dal gesto tanto semplice quanto rivoluzionario di Rosa Parks che l'1 dicembre del 1955 in Alabama, salì su un autobus per tornare a casa dal proprio lavoro e, non trovando altri posti liberi, si sedette dietro la fila riservata ai soli passeggeri bianchi.
In quegli anni la segregazione era legale in molti paesi degli Stati Uniti e in virtù di questo, un passeggero di "colore bianco" chiese a Rosa Parks di alzarsi. Rosa Parks rifiutò di alzarsi. Il conducente decise di fermare l’autobus e di chiamare la polizia, che arrestò Rosa Parks per condotta impropria e violazione delle norme cittadine.
Involontariamente, il gesto della donna scatenò una serie di proteste guidate da Martin Luther King che suggerì di boicottare i mezzi pubblici.
Nel 1956, un anno dopo il caso di Rosa Parks, una sentenza della Corte Suprema statunitense dichiarò incostituzionale la segregazione razziale nei mezzi pubblici, che fu quindi abolita. Nel 1964 il presidente Lyndon Johnson fece approvare il Civil Rights Act e il Voting Right Acts, ponendo definitivamente fine alla segregazione in tutti gli Stati Uniti. 
Negli anni successivi, grazie al suo gesto, Rosa Parks fu soprannominata The Mother of the Civil Rights Movement.