giovedì 22 marzo 2018

Dopo il 4 marzo: la sinistra fa appello alla sinistra

dal MontichiariWeek
di venerdì 15 marzo 2018 (pag. 32)

articolo di Alessia Gessa

SINISTRA PER BORGOSATOLLO «Fondamentale tornare a parlarci, discutere e lavorare uniti per proporre una nuova idea di Paese»

Il risultato politico delle recenti elezioni ha sancito la crisi della sinistra, in tutte le sue forme e forze: il centrosinistra di «Liberi e uguali » e la «nuova » sinistra rappresentata dalla lista «Potere Al Popolo», insieme non arrivano al 5%, mentre il Partito Democratico ha perso numerosi consensi storici. «Il Pd è ormai diventato altro e riteniamo importante dirlo con forza – ha sottolineato Andrea Grasso del gruppo “Sinistra per Borgosatollo” –. Queste elezioni evidenziano che il Paese ha preso una piega non indifferente verso destra e l’analisi é valida anche per Borgosatollo, dove il Movimento 5 stelle non ha raggiunto le percentuali nazionali, mentre il centrodestra ha superato il 50% con la Lega alla guida della coalizione con il 34%. Questo assume ancora più rilevanza dato che all’inizio del nuovo anno c’è stato almeno un incontro tra varie forze politiche del paese, tra cui Lega, Forza Italia e singole persone che negli anni hanno lottato e portato avanti ideali di sinistra. L’appello che facciamo come “Sinistra per Borgosatollo” e come esponenti del Pci a Borgosatollo è rivolto proprio a queste persone che tutt’ora si riconoscono nei valori della sinistra. Riteniamo che sia fondamentale tornare a parlarci, discutere e lavorare uniti per proporre una nuova idea del Paese. Crediamo che un tavolo con la Lega e con altre forze di destra sia pericoloso perché legittimerebbe e darebbe una sponda alla vulgata di destra emersa dalle elezioni. Siamo convinti che gli elementi per riunire tutte le forze di sinistra a Borgosatollo ci siano tutti». Sulla stessa linea anche il segretario provinciale del Pci Lamberto Lombardi, secondo cui «La sinistra ora deve recuperare la sua ragione sociale e tornare alle origini, al fianco dei lavoratori. Anni di tentativi di “inseguire la destra” non hanno portato da nessuna parte se non alla disaffezione e alla tendenza a dare credito a soluzioni demagogiche. Non sarà un compito facile, ma é necessario ritrovare un percorso di lucidità politica fino al ritorno a quella sinistra “radicata” nella società ».

giovedì 1 marzo 2018

Accetta la sfida e vota Potere al Popolo per una società diversa

Domenica 4 marzo l'Italia tornerà al voto. Potere al Popolo nasce dalla paura di non votare perché nessun partito ci rappresentava o di dover votare per l'ennesima volta il "meno peggio" ci ha fatto capire che il cambiamento doveva partire da noi. Noi che apparteniamo al Popolo che lavora in nero perché ne ha bisogno e non ha alternative, ai lavoratori costretti a subire ricatti contro la propria dignità, al Popolo dei disoccupati e dei precari, dei pendolari costretti a viaggiare ogni giorno su mezzi inadeguati e talvolta pericolosi, al Popolo degli studenti sfruttati in qualche McDrive con l'alternanza scuola-lavoro, degli esodati e dei pensionati che non arrivano a fine mese.

Un Popolo che non si arrende, che lotta ogni giorno per i diritti di tutti, per la giustizia sociale, per una sanità pubblica e accessibile a tutti, per un lavoro sicuro e dignitoso. Siamo un Popolo che non smette di sognare e lo facciamo con proposte concrete e attuabili a cominciare dall'abolizione della Legge Fornero, del Jobs Act e del reintegro dell'articolo 18.

Viviamo nella società dell'odio ed è per questo che nel programma di Potere al Popolo parliamo di uguaglianza e lotta alle disparità che crescono sempre di più. Non è più possibile vedere persone che muoiono in mare in fuga da guerre fatte anche con armi italiane. La retorica della maggior sicurezza attuata anche con la complicità del Partito Democratico ha spianato la strada a nuovi razzismi e fascismi tornati a invadere le piazze e luoghi democratici come assemblee di associazioni sociali.

Il Programma di Potere al Popolo è stato scritto e pensato da migliaia di persone, per davvero, durante le tante assemblee organizzate nei territori. Scritto dalle stesse assemblee che hanno deciso pubblicamente i propri candidati senza riunioni fiume fino a tarda notte nelle segreterie dei partiti. 

Siamo il Popolo di Sinistra. Non è arroganza o presunzione ma presa di coscienza della trasformazione del Partito Democratico e della complicità di altre forze politiche pronte a Governi di scopo con Berlusconi.

Siamo un Popolo che ha accettato la sfida di tornare a decidere delle nostre vite e delle nostre comunità. Accettate anche voi la sfida e alle elezioni del 4 marzo barrate il simbolo di Potere al Popolo.

Tutte le informazioni e il programma sul sito di Potere al Popolo.