lunedì 22 settembre 2014

Alle Provinciali bresciane ci sarà anche una lista di centro-sinistra

Pubblicato sul sito nazionale di 
Sinistra Ecologia Libertà

Questa mattina il centro-sinistra bresciano ha ottenuto una grande vittoria politica. È stata, infatti, presentata in Prefettura la lista "Area Civica Democratica", una lista formata da tante civiche e da tanti amministratori locali che hanno deciso di opporsi alle logiche spartitorie del Partito Democratico, Forza Italia, Nuovo Centro Destra e UDC. 

Le 128 firme necessarie per presentare la lista sono state abbondantemente superate e visto il poco tempo a disposizione, l'idea di una lista di centro-sinistra è stata ufficializzata venerdì, si tratta di un risultato importantissimo che rilancia a gran voce il ruolo del centro-sinistra a Brescia e in Provincia.

La scelta del Partito Democratico di affidarsi anche per le Provinciali alla logica delle larghe intese stringendo un'alleanza con chi, in moltissimi comuni della provincia, rappresenta l'opposizione, s'è dimostrata fallimentare e, comunque andranno le elezioni del 12 ottobre, è una sconfitta per la classe dirigente che ha deciso non ascoltare il territorio.

Con questa situazione, unica in tutta la Lombardia, e con questo importante risultato, ci sono tutti i presupposti per far ripartire il centro-sinistra cominciando dai territori e dai molti amministratori locali impegnati ogni giorno nei propri comuni.

lunedì 15 settembre 2014

In ricordo di padre Pino Puglisi

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Il 15 settembre del 1937 è il giorno in cui nacque Pino Puglisi ma è anche il giorno in cui venne assassinato, nel 1993, per mano di Cosa Nostra. Padre Pino Puglisi nacque, visse e lottò a Palermo, nella sua città, in particolare nel difficile quartiere Brancaccio per ridare dignità al suo territorio e per trasmettere ai giovani la speranza e la possibilità di cambiare in meglio.

Padre Pino Puglisi venne ucciso davanti al portone di casa sua intorno alle 22:45. Secondo le ricostruzioni dell'accaduto, don Pino Puglisi era a bordo della sua Fiat Uno di colore bianco e, sceso dall'automobile, si era avvicinato al portone della sua abitazione. Qualcuno lo chiamò, lui si voltò mentre qualcun altro gli scivolò alle spalle e gli esplose uno o più colpi alla nuca. 

Il 19 giugno 1997 venne arrestato a Palermo il latitante Salvatore Grigoli, accusato di diversi omicidi tra cui quello di Don Pino Puglisi. Poco dopo l'arresto Grigoli cominciò a collaborare con la giustizia, confessando 46 omicidi tra cui quello di don Puglisi. Grigoli, che era insieme a un altro killer, Gaspare Spatuzza, gli sparò un colpo alla nuca. Dopo l'arresto egli sembrò intraprendere un cammino di pentimento e conversione. Lui stesso raccontò le ultime parole di don Pino prima di essere ucciso: un sorriso e poi un criptico "me lo aspettavo.
Mandanti dell'omicidio furono i capimafia Filippo e Giuseppe Graviano, arrestati il 26 gennaio 1994. Giuseppe Graviano venne condannato all'ergastolo per l'uccisione di don Puglisi il 5 ottobre 1999. Il fratello Filippo, dopo l'assoluzione in primo grado, venne condannato in appello all'ergastolo il 19 febbraio 2001. Furono condannati all'ergastolo dalla Corte d'assise di Palermo anche Gaspare Spatuzza, Nino Mangano, Cosimo Lo Nigro e Luigi Giacalone, gli altri componenti del commando che aspettò sotto casa il prete.

Oggi ricordiamo l'impegno e i valori trasmessi da padre Pino Puglisi con una sua frase:

"É importante parlare di mafia, soprattutto nelle scuole, per combattere contro la mentalità mafiosa, che è poi qualunque ideologia disposta a svendere la dignità dell'uomo per soldi".

mercoledì 3 settembre 2014

In ricordo di Carlo Alberto dalla Chiesa, Emanuela Setti Carraro e Domenico Russo

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Il 3 settembre del 1982 veniva assassinato a Palermo il Generale dei Carabinieri e Prefetto di Palermo Carlo Alberto dalla Chiesa insieme alla moglie Emanuela Setti Carraro e l'agente di scorta Domenico Russo.

Nel 1982 venne nominato dal Consiglio dei Ministri prefetto di Palermo e posto contemporaneamente in congedo dall'Arma. A Palermo prese servizio nel mese di maggio e sin da subito lamentò la carenza di  mezzi e di sostegno da parte dello Stato.
Alle ore 21.15 del 3 settembre 1982, la A112 bianca sulla quale viaggiava il Prefetto, guidata dalla moglie Emanuela Setti Carraro, fu affiancata, in via Isidoro Carini a Palermo, da una BMW, dalla quale partirono alcune raffiche di Kalashnikov che uccisero il Prefetto e la moglie
Nello stesso momento l'auto con a bordo l'autista e agente di scorta, Domenico Russo, che seguiva la vettura del Prefetto, veniva affiancata da una motocicletta, dalla quale partì un'altra raffica che uccise Russo.

Oggi ricordiamo l'uccisione di Carlo Alberto dalla Chiesa, la moglie Emanuela Setti Carraro dell'agente di scorta Domenico Russo con una frase di Carlo Alberto dalla Chiesa:

"Certe cose non si fanno per coraggio, si fanno solo per guardare più serenamente negli occhi i propri figli e i figli dei nostri figli".
da PensieriParole <http://www.pensieriparole.it/aforismi/paura-e-coraggio/frase-87504?f=a:10507>