venerdì 24 luglio 2015

Strage di Piazza della Loggia: strage fascista e di Stato

Finalmente, dopo una già accertata verità storica, è arrivata anche la verità giudiziaria per quanto accaduto quel lontano 28 maggio del 1974. Dopo 3 inchieste e 13 processi, i giudici della Corte di Assise di appello di Milano hanno condannato all'ergastolo con isolamento diurno per tre anni nei confronti di Carlo Maria Maggi, medico veneziano che all'epoca della Strage era a capo dell'organizzazione fascista "Ordine Nuovo" nel Veneto, e Maurizio Tramonte, uomo vicino al Sid e informatore dei Servizi Segreti. 
Secondo i giudici, sono loro i responsabili di una delle stragi più sanguinose degli anni piombo.
Una sentenza storica che mette nero su bianco l'esistenza di rapporti tra destra neofascista e apparati deviati dello Stato.

Alle 10 e 12 minuti di quel tragico giorno, una bomba nascosta in un cestino portarifiuti portò via la vita a 8 persone e ne ferì altre 102. 

A noi resta il dovere della memoria e del ricordo di quelle persone che non ci sono più ma che il 28 maggio del 1974 erano in piazza per partecipare a una manifestazione antifascista. 
Come sempre, ricordo i loro nomi e dedico per dedicargli il mio pensiero: 

Giulietta Banzi Bazoli (34 anni – insegnante); Livia Bottardi Milani (32 anni – insegnante); Euplo Natali (69 anni – pensionato); Luigi Pinto (25 anni – insegnante); Bartolomeo Talenti (56 anni – operaio); Alberto Trebeschi (37 anni – insegnante); Clementina Calzari Trebeschi (31 anni – insegnante) e Vittorio Zambarda (60 anni – operaio).


Per tutte loro e per i famigliari delle vittime, giustizia è stata fatta. 

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