domenica 8 giugno 2014

Nonostante la Spinelli, continuo e continuerò a credere a una sinistra nuova e moderna

Nelle ultime due settimane, dopo le elezioni europee, all'interno della sinistra, dei comitati per Tsipras e dei movimenti e partiti che li componevano, ha tenuto banco la vicenda legata alla decisione di Barbara Spinelli di accettare o no il seggio al Parlamento Europeo.
La decisione tanto attesa e che ha contribuito a molti mal di pancia è arrivata ieri sera poco dopo le 20 e di certo non aiuterà a placare gli animi già in subbuglio. Sì perché Barbara Spinelli, nonostante campagna elettorale avesse sempre detto di rinunciare al seggio in caso di una sua elezione, ha accettato di sedersi tra i banchi di Bruxelles. 
Una scelta che ritengo sbagliata e che non condivido assolutamente per alcune semplici ragioni che proverò a spiegare. Personalmente ritengo che la parola abbia un valore molto importante e mi piacerebbe che chiunque mi rappresenti, rispettasse e onorasse la parola data senza dietrofront repentini. Siccome si è sempre bravi a criticare gli altri politici quando non mantengono le promesse elettorali, gradirei che, almeno noi a sinistra, tenessimo fede agli impegni presi. Sono contrario, inoltre, perché la scelta di accettare il seggio europeo rappresenta una mancanza di coerenza che tradirebbe la fiducia dei tanti cittadini che hanno riposto la loro fiducia nella lista. Non condivido la scelta della Spinelli perché é arrivata in solitaria senza un confronto con la base grazie alla quale la lista ha potuto superare lo sbarramento. Non sono d'accordo perché con la sua decisione arrivata da Parigi, ha mancato di rispetto alle tante persone che ieri erano riunite a Roma in occasione dell'assemblea dei comitati per Tsipras. Il progetto della lista era di ritrovare un'unione a sinistra con l'obiettivo e la speranza di poter costruire un progetto collettivo anche dopo il 25 maggio quindi una decisione presa in totale solitudine senza un confronto con i comitati va assolutamente contro quei principi. 
Nonostante la Spinelli, continuo e continuerò a credere a una sinistra nuova e moderna. Mi permetto di concludere utilizzando le stesse parole del Coordinatore nazione di Sinistra Ecologia Libertà, il compagno Nicola Fratoianni, che condivido e faccio mie: "Continuerò a battermi perché Sel contribuisca alla costruzione di una sinistra più grande e più forte. Capace di misurarsi con l'innovazione e col mondo".

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