venerdì 27 gennaio 2017

Il Prefetto di Brescia neghi la manifestazione xenofoba a Ghedi nel giorno della Memoria

Ghedi, paese della Bassa Bresciana già noto per la presenza di bombe atomiche presso l’aeroporto militare, negli ultimi giorni è salito alla ribalta per un fatto di cronaca che ha avuto come vittima un trentenne in seguito a una rapina in appartamento.

Tre ladri, nel tentativo di rapinare un’abitazione, sono stati scoperti dal proprietario e dal nipote trentenne che è stato aggredito e ferito gravemente alla testa.
Degli aggressori, attualmente in fuga e ricercati dalle forze dell’ordine, non si conoscono le generalità e di conseguenza nemmeno la nazionalità. La stampa locale scrive che si tratta di presunti slavi, ma precisamente cosa s’intende per presunti? E poi, da cosa è stato capito che fossero slavi?

Nonostante i dettagli non siano quindi noti, l’associazione xenofoba, razzista e identitaria “Brescia ai bresciani”, mascherata come associazione apartitica e apolitica, ha indetto una manifestazione a Ghedi dal titolo: “Alziamo la testa. Manifestazione per la sicurezza”.

Basta leggere i giornali e osservare quanto sta accadendo per notare il clima di forte paura e odio che sta invadendo l’Europa e ora gli Stati Uniti dopo l’elezione di Trump. Riteniamo che un sano ruolo civico debba imporre di smorzare gli animi e non alimentari inutili tensioni e paure, a maggior ragione nella giornata della memoria nella quale si ricordano le vittime dell’Olocausto.
La manifestazione indetta dall’associazione “Brescia ai bresciani” è chiaramente un’intimazione alla all’odio che non può essere tollerata, accettata e autorizzata.

Per queste ragioni auspichiamo che il Prefetto di Brescia, garante delle sicurezza, quella vera, di tutti i cittadini bresciani, neghi l’autorizzazione alla manifestazione e che si adoperi per incentivare un clima sereno e pacifico.

Sinistra Per Borgosatollo

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