lunedì 14 dicembre 2015

Gioco d’azzardo e slot machine: una sfida da vincere con la cultura

Il gioco d’azzardo e l’utilizzo sfrenato delle slot machine sono sempre più presenti nella vita degli italiani. Complice anche la crisi, il fenomeno non tende a diminuire, anzi, aumenta sempre di più tanto che nel 2013 la ludopatia, o gioco d’azzardo patologico, è stata inquadrata nella categoria delle cosiddette "dipendenze comportamentali" all’interno del “Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali”.
Nonostante ciò, il mercato del gioco d’azzardo sembra non arrestarsi, ma soprattutto non ci sono prese di posizione nette da parte del Governo. In Parlamento, per esempio, sarebbero stati presentati degli emendamenti che prevedono che una parte degli incassi delle slot sia destinata agli enti locali in misura proporzionale al numero dei punti di raccolta del gioco presenti sul loro territorio.
Sebbene la ludopatia sia ormai riconosciuta come malattia, a livello nazionale mancano azioni concrete e importanti per contrastare il fenomeno, lasciando agli enti locali l’arduo compito di arginare il problema.

Soltanto nel Comune di Borgosatollo, secondo quanto riportano i dati del servizio statistico del Comune di Brescia riguardanti il gioco d’azzardo, nel 2012 sono stati raccolti dalle slot 4,5 milioni di euro che diviso per la popolazione fa una raccolta pro-capite di quasi 500€, pari alla pressione tributaria dello stesso anno. I dati già gravi lo diventano ancor di più se paragonati ad altri Comuni bresciani con un maggior numero di abitanti, ma un con un ricavo dalle slot minore.
La notizia che il Comune di Borgosatollo è capofila e vincitore con altri Paesi di un bando proprio per combattere il gioco d’azzardo è positiva, ma servirà lavorare intensamente, anche oltre la durata del bando che scadrà nell’agosto del 2016, per disincentivare la diffusione e l’utilizzo delle slot machine. Il primo passo sarà applicare una normativa regionale che prevede un’esenzione parziale dell’IRAP per gli esercenti che non hanno slot e un aggravamento per chi le possiede. Il secondo passo, ma non per questo meno importante, sarà creare e diffondere una cultura diversa già dalle prime classi delle elementari per insegnargli che esistono valori più importanti del denaro. I bambini ascoltano e imparano molto, per questo nel loro percorso di crescita scolastica, civica e umana, occorrerà organizzare un piano educativo che li accompagni durante tutto il percorso scolastico.

La strada è sicuramente in salita e difficile ma occorre che in primis i Comuni si adoperino rinunciando a incassi facili pur di salvaguardare la salute dei propri concittadini.  

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