martedì 16 giugno 2015

Approvata la nuova Legge Regionale per la lotta alla mafia

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É stata approvata in data martedì 16 giugno la nuova legge della Regione Lombardia per la lotta alla mafia. La legge nasce da tre disegni di legge, uno presentato dal M5S, uno dal PD e Patto Civico, uno dalla Giunta e grazie al lavoro della Commissione Speciale Antimafia e alla Commissione Affari Istituzionali si è giunti a un'unica legge.

I punti più importanti della legge sono sostanzialmente cinque:

- il superamento dell’Osservatorio per la legalità e la creazione del Comitato Tecnico Scientifico, con lo scopo di dotare la Commissione e più in generale Regione Lombardia, di un supporto di forte valenza tecnica, capace di esprimere pareri, suggerimenti, documentazione sempre più necessari, senza per questo perdere le finalità fin qui svolte dall’osservatorio.
- La riaffermazione dell’adesione, non formale, ad Avviso Pubblico. È una scelta che porta ad una rivisitazione dei vari regolamenti anticorruzione, pone precisi impegni che vanno ben al di là del semplice rispetto delle norme, apre in prospettiva un conseguente impegno di autoregolamentazione anche all’interno dei gruppi consiliari.
- L’approfondimento e la riaffermazione dei principi di informazione e formazione. Mettere a sistema ogni aspetto conosciuto del fenomeno mafioso, così come pensare di organizzare veri e propri corsi di formazione per amministratori locali e funzionari dei Comuni.
- Rafforzare il rapporto con il mondo della scuola non solo come momento di sensibilizzazione, ma anche di acquisizione di conoscenza, l’università, rappresenta un approccio diverso, realmente collaborativo con queste realtà.
- Aver previsto alcune prime postazioni economiche, quale dimostrazione della volontà di essere concreti e conseguenti a quanto previsto dalla Legge, sono un segnale dal quale partire per investire future risorse provenienti da confische piuttosto che da costituzione di parte civile di Regione Lombardia nel processi per mafia.

Bene il lavoro delle Commissioni e di tutto il Consiglio Regionale che ha permesso alla Regione Lombardia di avere uno strumento in più nella lotta alla mafia.
Ora non resta che proseguire nell'impegno quotidiano sostenendo e incentivando le Istituzioni nella lotta e al contrasto delle mafie. 

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